Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

USTICA: 29 ANNI DI SILENZI COMPLICI. LA VERITA' LA CONOSCIAMO. ... FA PARTE DELLE VERGOGNE DEL NOSTRO PAESE!


da: "Rita Atria" - News

29 anni di silenzi omissioni e morti "strane". NON è VERO che non ci sono TESTIMONI per la STRAGE di USTICA.... sono tutti MORTI!
Ricordiamo che di recente è morto per una strana polmotine o malattia affine il Gent. Zeno Tascio.
Invitiamo a smentire la versione del Ciancarella e a smentire che Sandro Marcucci è stato UCCISO.
LA MORTE DEL TESTIMONE SANDRO MARCUCCI
Per il giudice Priore la morte di Sandro Marcucci non è riconducibile a Ustica. Ci siamo sempre chiesti quali elementi lo hanno portato a tirare quelle conclusioni. Insomma per il giudice Priore, Ciancarella è un inconsapevole debistatore... (ma chissà perché ancora sulle sue posizioni riguardo Ustica nessuno lo ha querelato)... e tutti gli altri testimoni che casualmente erano nelel sale radar o a conoscenza di possibili fatti... sono morti per mero caso o incidente. Se non conoscessimo la storia di questo paese ci potremmo anche credere ma ci rendiamo conto che le valutazioni politiche da quelle giuridiche non vanno di pari passo e Pasolini lo insegna...


per vedere i video-intervista:
http://www.ritaatria.it/LeggiNews.aspx?id=913

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